14.2.16

ALESSANDRO GOTTARDO IN ITALIANO

In questa prima fase di "Chutinterviews" con "Maestri Disney di Tutti i Tempi", avremo grandi ospiti nel 2016 - condividere le loro esperienze con i fumetti - e il primo è Alessandro Gottardo.



1) Maestro Alessandro Gottardo, grazie per aver risposto a queste domande dai suoi fans in Brasile. Come, e quando hai iniziato la tua carriera di disegnatore Disney? Quali sono i tuoi idoli, designer e scrittori in Disney e Non Disney fumetti?


R: Ho cominciato a disegnare e a leggere fumetti da piccolissimo, come quasi tutti quelli della mia età.
Disney, "Topolino" è stato uno dei capisaldi della mia infanzia, insieme ai tanti "succedanei" come "Geppo", "Trottolino", "Nonna Abelarda", "Tiramolla", eccettera eccetera.
Ricordo tra gli altri il segno dei grandi Sandro Dossi, Giorgio Rebuffi, Luciano Bottaro e di Giovan Battista Carpi, impegnati anche extra Disney. 
Da Teen ager scopersi i super eroi Marvel. Jack Kirby divenne il mio idolo. Poi cominciai a leggere "Il Mago", fumetto d'autore di Mondadori. Fu lì che riuscii a riconoscere uno stile che ammiravo su Topolino (All'epoca in Disney non mettevano il nome degli autori). Quindi riuscii a dare un nome all'artista che mi esaltava anche nei comics Disney: Giorgio Cavazzano! 
Da piccolo i miei genitori mi aiutarono a seguire la mia indole, mio papà mi accompagnava da grandi autori. A 12 anni mi portarono dal grande Aldo Capitanio che mi aiutò moltissimo negli anni successivi. Poi mi diplomai in una scuola d'arte e pubblicità. 
A 16 o 17 anni incontrai Cavazzano a una mostra. Gli chiesi un autografo e lui divenne generosamente il mio Maestro. E' una persona speciale, oltre a essere un artista immenso. 
Un paio d'anni dopo Marco Rota mi diede il mio primo incarico per Topolino. Da allora son passati più di trent'anni e duecento storie.



2) In passato, hai ricevuto alcuni script di Rodolfo Cimino per voi a disegnare, "Paperino e L'isola dei Portafortuna d'Oro", "Zio Paperone e Le Piante Disinquinante" e la storia, senza precedenti in Brasile: "La Principessa di Ghiaccio e Norge, il Giovane Blasonato". Diteci, come è stato il tuo rapporto con questo grande genio scrittore, a disegnare queste tre storie?

R: Cimino è stato un autore meraviglioso che amavo già da bambino. Il suo stile era estremamente riconoscibile e fui molto emozionato quando mi capitò di lavorare con lui. 
Ho avuto la fortuna di disegnare una ventina di sue storie. E la fortuna ancor più grande di conoscerlo e frequentarlo, essendo Rodolfo veneto come me e storicamente molto amico di Cavazzano, il mio maestro. Rodolfo era una persona straordinaria dalla personalità imponente. Aveva una voce forte e indimenticabile.
Era molto carismatico e molto consapevole del suo ruolo di "guida". Ascoltarlo era un vero piacere.
Ci manca molto la sua forza adesso che non c'è più. La cosa incredibile è che mi chiamava spesso per complimentarsi con me per come disegnavo le sue storie.
Io mi sentivo un pigmeo di fronte a questi giganti. Una volta venne a pranzo dai miei insieme a Cavazzano e a Silvano Mezzavilla, altro grande scrittore. Eravamo molto emozionati, in famiglia!



3) Recentemente ho intervistato Carlo Panaro. Qual è stata la tua prima storia disegnata con il testo di questo scrittore, e come si fa a lavorare insieme? E, per esempio, quando hai progettato gli script: di Tito Faraci e Rudy Salvagnini - mi capita suggerire cambiamenti nei loro testi?

R: Ho disegnato molte storie su testi del bravo Carlo Panaro, non ricordo esattamente quale sia stata la prima. ("Paperina e il Prisma Resolutori" - 1999) 
Di Rudy Salvagnini sono molto amico e lo stimo anche moltissimo. Trovo la sua serie "I Mercoledì di Pippo" davvero geniale. In questi episodi Pippo invita Topolino ogni mercoledì a sentire un racconto scritto da Pippo stesso. 
Naturalmente in questi racconti è Pippo l'eroe, mentre Topolino diventa il "fesso" spalla comica. Un paradosso divertentissimo.
Con Faraci è stato molto bello lavorare, è un autore ambizioso e di grande spessore culturale. 
Inoltre ha il grandissimo pregio di essere molto bravo a empatizzare col disegnatore. Non è una cosa molto comune.




4) "Minni si Teleracconti delle Isole: Orchidea Selvaggia sarà Tre Sogni Malesi" - era una trama originale di Rodolfo Cimino. Come hai l'occasione per voi a scrivere la sceneggiatura, e disegnare questa storia di 50 pagine, finora inedito in Brasile?

R: Questa è un'altra di quelle storie che mi restano nel cuore. La poetica autoriale di Rodolfo Cimino emerge qui in tutta la sua peculiarità.



5) Lo script di Sergio Badino alla storia di 70 pagine, "Paperino al Giro d'Italia" (Senza precedenti in Brasile) hanno elaborato insieme a: Silvia Zichi, Carlo Limido e Marco Meloni. Com'è stato lavorare con ognuno di questi grandi artisti, e mi chiedo se tutto fatto, tutto insieme o separatamente?


R: Separatamente, e in gran velocità! Queste storie legate a eventi mondani o sportivi hanno bisogno di autori esperti per poter stare nei tempi inevitabilmente stretti che il genere richiede.
La redazione di Topolino è in questo molto bene organizzata ed è fondamentale la capacità del direttore e dei redattori di coordinare e comunicare efficacemente con noi autori "periferici".
Con Sergio Badino non ho più lavorato. Peccato, perchè è un bravo autore e una persona simpatica.



6) Come si fa a lavorare nei fumetti, il Maestro Alessandro Gottardo? E vero che ti piace di lasciare sempre il televisore e il computer collegato, mentre il disegno? Mi chiedo che cosa vuol dire il nome: "Apocalisse . Ci può raccontare un po 'della tua famiglia?


R: Amo molto il mio lavoro: è la mia passione. E' un mestiere in cui la fantasia è uno strumento professionale, non è cosa da poco.

Può essere faticoso, ma il più delle volte è estremamente gratificante. Mi piace disegnare e mi piace scrivere e amo il comic Disney. Sono anche un appassionato cinefilo e vedo spesso dei film in tv o sul computer mentre lavoro.
Magari più nella parte in cui ripasso a china, dove si rischia meno di essere distratti. "Apocalisse" è stata una bella avventura, un'azienda cui mi associai insieme a Davide Corsi, altro mio grande amico. Tentammo la via del "Guerrilla Marketing", per il quale ci sentivamo e ci sentiamo francamente portati.
I tempi però non erano favorevoli, capitammo nel bel mezzo della grande crisi del 2008. Nonostante il nostro impegno e il nostro lavoro venissero molto apprezzati, nessuno aveva più i soldi per pagarci! Una situazione che diventò presto insostenibile. Fu una bellissima esperienza, però. Mi piace la parte creativa della pubblicità e in effetti continuo a frequentarla da free lance.
Sono legatissimo alla mia famiglia di origine, purtroppo ho appena perso il mio caro papà. E' stato tragicamente investito da un'auto.
Lui mi aveva molto sostenuto da ragazzo, mentre cercavo di diventare fumettista. Per fortuna ho il sostegno e l'affetto della mia giovane moglie e dei miei due splendidi bambini.
Tutti bravissimi a disegnare, naturalmente!




7) Se vi piacciono i film, che show televisivi e films, ti piace? Per quanto riguarda la musica, che gli autori di ascolto, e ciò che sappiamo della nostra musica brasiliana? Nel fumetto, cosa penseresti di una storia per disegnare il personaggio... Jose Carioca?


R: Come ho detto, sono un cinefilo. Ho un'enorme collezione di film che vedo e rivedo. Il film e i registi che apprezzo sono tantissimi, non credo di avere dei gusti tanto originali. 

Hitchcock, Bergman, Fellini, Woody Allen, Truffaut, Jodorowsky, Billy Wilder tra i classicissimi. Sorrentino, Garrone tra i giovani italiani.
Linch, Cronenberg, Iñarritu, Lars Von Trier e tanti altri nel cinema internazionale di adesso. 
Colpevolmente conosco poco del Brasile.
So che esiste lì una produzione di comics Disney di alto livello e colgo l'occasione per salutare i miei colleghi che ci sono nel tuo paese. 
Mi piacerebbe molto disegnare il vecchio Jose Carioca e anche il vostro "Paper Bat" (Paperoga, in versione Batman).
In Brasile vive anche il mio bravo collega e amico Giacomo Michelon.
Un saluto anche a lui! 
Mia moglie parla bene il portoghese e mi ha fatto sentire molta vostra musica importante.
Vinicius de Moraes, io lo conoscevo quasi solo nelle versioni italianizzate delle sue canzoni, portate qui da Ornella Vanoni, Gino Paoli e altri.




8) Vorrei chiedere due cose: si potrebbe fare un disegno autografato di "Pico de Paperis" per me? E per lasciare, prego un messaggio ai tuoi tanti tifosi brasiliani, che visitano il blog "Chutinosaco".




R: Vi saluto e vi auguro tante cose belle e buone. Contiunuate a seguire il mondo Disney: credo che noi autori non ci stancheremo mai di inventarci storie  divertenti e creative se sentiremo che ci seguite e che apprezzate il nostro lavoro.
Grazie a voi, e a presto! 



ALESSANDRO GOTTARDO

Grazie, Maestro Alessandro Gottardo per la sua intervista.
Un grande abbraccio dal Brasile.

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